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Pillole di Revée

L’importanza di proteggere la pelle

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proteggere la pelle

Proteggere la pelle è fondamentale, soprattutto d’estate. Con l’arrivo della bella stagione, l’esposizione al sole diventa una routine quotidiana per molti, ma non senza rischi. La pelle, il nostro organo più esteso, è vulnerabile ai danni causati dai raggi ultravioletti, che possono provocare non solo scottature, ma anche condizioni più gravi come il melanoma. Questo tipo di cancro della pelle, che origina dai melanociti, può essere estremamente pericoloso se non rilevato e trattato in tempo. «Il principale fattore di rischio di questa patologia è l’esposizione al sole, e l’esposizione precoce può contribuire allo sviluppo del melanoma anche in soggetti molto giovani» sottolinea il dottor Andrea Lisa, specialista in chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica. La prevenzione e la protezione solare sono quindi fondamentali per mantenere la pelle sana e ridurre il rischio di sviluppare malattie cutanee.

L’incidenza del melanoma è in costante aumento, con variazioni significative tra le regioni italiane. «In Italia, l’incidenza è stimata intorno ai 12-13 nuovi casi all’anno per 100.000 abitanti. Tassi più elevati si registrano nelle regioni settentrionali rispetto a quelle meridionali – spiega il dottor Franco Castelli, direttore dell’unità di dermatologia e venereologia dell’Ospedale Koelliker di Torino –. Torino, in particolare, presenta numeri considerevoli, con 18-29 casi su 100.000 abitanti». Questo aumento è attribuibile a diversi fattori, tra cui la predisposizione genetica e il numero di scottature solari subite durante l’infanzia e l’adolescenza.

Proteggere la pelle dal rischio di melanoma 

Il melanoma non interessa solo la cute, ma può colpire anche l’uvea, seppur raramente. La predisposizione genetica gioca un ruolo chiave nell’insorgenza del melanoma. «Esistono specifici geni che aumentano la predisposizione a sviluppare questa neoplasia», aggiunge Castelli. Tuttavia, il numero di nei è un fattore di rischio discutibile. «Ci sono pazienti privi di nei che sviluppano il melanoma, mentre averne un numero alto può aumentare la probabilità di svilupparlo nell’arco della vita», continua Castelli.

Un fattore di rischio particolarmente sottostimato è il numero di scottature solari, specialmente durante l’età adolescenziale. «I danni dai raggi ultravioletti influenzano il nostro sistema immunitario nei primi venti, venticinque anni di vita. Soprattutto i pazienti della mia generazione non hanno protetto adeguatamente la pelle – prosegue Castelli –. Inoltre, l’uso di lampade o lettini solari rappresenta un ulteriore rischio, specialmente in età giovanile».

La professoressa Stefania Tenna, specialista in chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica presso il Campus Bio-Medico di Roma, sottolinea l’importanza della multidisciplinarietà nel trattamento dei tumori cutanei. «L’85% dei casi di tumori alla pelle è trattata e curabile già solo con la terapia chirurgica. Tuttavia, un 15% dei casi può essere a rischio. Per questo, è fondamentale valutare attentamente l’approccio terapeutico per il paziente». La diagnosi precoce è essenziale, e la collaborazione tra specialisti è fondamentale per definire la migliore linea terapeutica.

Esperienze personali e consapevolezza

La storia di Anna Maisetti, fondatrice della comunità Stile Compresso, mette in luce l’importanza di prendersi cura della salute della pelle. «Un banale neo si è trasformato in un cambio di vita radicale», racconta Maisetti. A 22 anni, una protuberanza scoperta durante una seduta di ceretta si è rivelata un melanoma. L’uso spropositato di lettini solari e l’esposizione al sole nelle ore più calde, senza protezione, hanno contribuito alla sua condizione. Scoperto troppo tardi, il melanoma ha portato alla rimozione dei linfonodi inguinali e allo sviluppo del linfedema, una malattia cronica e invalidante.

La sua esperienza sottolinea l’importanza della protezione solare e dei controlli regolari. «Per combattere il cancro ed evitare ricadute, ho iniziato a curare pelle, nei e cicatrici con controlli regolari e l’uso di creme protettive», spiega Maisetti. La sua storia è un potente promemoria della necessità di proteggere la pelle e della rilevanza della prevenzione e dell’autoesame nella diagnosi precoce del melanoma.

Oggi c’è una crescente attenzione da parte di  influencer e personaggi pubblici sui rischi del cancro alla pelle, come nel caso della testimonianza di Valentina Ferragni. Questi messaggi aiutano a rompere il tabù e incoraggiano il pubblico a prendere sul serio la protezione solare e il controllo regolare dei nei, promuovendo una cultura della prevenzione che potrebbe salvare molte vite.

«È un vantaggio che ne parlino, perché le persone iniziano a preoccuparsene», conclude il dottor Lisa, sottolineando l’importanza della consapevolezza pubblica nella lotta contro i tumori cutanei.

Il potere della prevenzione per proteggere la pelle dai tumori

La storia di Anna Maisetti e le parole degli esperti ricordano l’importanza della prevenzione e della cura costante della nostra pelle. Proteggersi dai raggi solari e monitorare attentamente i cambiamenti dei nei non sono solo precauzioni, ma passi essenziali per prevenire condizioni potenzialmente letali come il melanoma. Con l’avvento di approcci multidisciplinari e un’attenzione crescente alla sensibilizzazione pubblica, possiamo sperare in un futuro in cui i tumori cutanei siano diagnosticati e trattati tempestivamente, riducendo così il loro impatto sulla vita delle persone.

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