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Otoplastica: estetica e benessere psicologico
L’otoplastica, un procedimento chirurgico mirato a migliorare l’estetica del padiglione auricolare, è un intervento che va oltre la correzione fisica, affrontando anche aspetti psicologici e sociali. Il dottor Matteo Lombardi, chirurgo plastico ricostruttivo ed estetico con esperienza a Trento e Merano, racconta questo processo finalizzato a restituire fiducia e sicurezza ai pazienti.
L’otoplastica: una soluzione estetica e psicologica
Il dottor Lombardi spiega che l’otoplastica è spesso richiesta da pazienti di giovane età, ma può essere eseguita anche in età adulta.
«Generalmente il paziente si accorge sin da subito di avere una problematica legata al fatto che il padiglione auricolare è decollato – spiega Lombardi – Sono infatti i pazienti più giovani i principali che giungono presso il mio ambulatorio».
Gli adulti che decidono di sottoporsi a questo intervento potrebbero necessitare di alcune procedure aggiuntive per raggiungere il risultato desiderato. Tuttavia, i vantaggi sono molteplici, compreso il miglioramento estetico del padiglione auricolare e un impatto positivo sulla vita relazionale e sociale del paziente.
La procedura chirurgica
«Si parte facendo una piccola incisione retroauricolare, togliendo, se necessario, un piccolo eccesso di pelle e accedendo quindi alla cartilagine della conca auricolare».
Il chirurgo può procedere con l’asportazione di una porzione di cartilagine e successivamente, viene creato il solco dell’antese, permettendo al padiglione auricolare di assumere la sua forma naturale. Il tutto viene completato con suture che fissano la conca alla mastoide, garantendo che l’orecchio mantenga la sua nuova posizione.
«L’età giusta per eseguire questa operazione generalmente è intorno ai sei sette anni, quando il padiglione auricolare è completamente formato – motiva Lombardi – La cosa migliore è eseguirla proprio in questa età, anche perché le cartilagini sono un più morbide e il risultato è migliore; con l’avanzare dell’età le cartilagini diventano più fibrose, pertanto l’intervento è sempre un più complesso e per raggiungere il risultato desiderato potrebbero essere necessari anche due interventi».
Il ruolo della guaina
Il chirurgo sottolinea l’importanza della guaina nel mantenere il risultato dell’intervento, specialmente negli adulti. «La cartilagine ha una memoria di forma elevata, e senza il corretto sostegno della guaina, le orecchie possono tornare alla loro posizione originaria – sottolinea il medico – Mantenere la guaina sia di giorno che di notte per almeno quaranta giorni è fondamentale per il successo a lungo termine dell’otoplastica».
Il dottor Lombardi evidenzia che le tecniche di chirurgia plastica legate all’orecchio vanno oltre la correzione delle orecchie a sventola. Possono anche risolvere problemi congeniti come la microtia (orecchio troppo piccolo) o la macrotia (orecchio troppo grande), con procedure adatte a ciascuna situazione.
Il benessere globale attraverso l’otoplastica
L’otoplastica, oltre a migliorare l’aspetto estetico, offre benefici psicologici significativi. «Restituendo fiducia e sicurezza, questo intervento chirurgico va oltre la superficie, influenzando positivamente la vita dei pazienti – conclude Lombardi – La scelta dell’età appropriata, l’attenzione alla procedura e il corretto supporto post-operatorio sono fondamentali per il successo e la soddisfazione del paziente».