Connect with us

Medici Chirurghi

Mommy makeover per il benessere dopo la gravidanza

Published

on

Il mommy makeover è un intervento chirurgico combinato che mira a correggere i cambiamenti fisici legati alla gravidanza.

Il dottor Vito Toto, specialista in chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica del Campus Bio-Medico di Roma, spiega come dopo una o più gravidanze, mammelle e addome risentano maggiormente delle trasformazioni corporee. Di conseguenza, i trattamenti tipici legati al mommy makeover riguardano la mastoplastica (additiva, riduttiva, mastopessi e in alcuni casi, mastopessi con protesi) e un’addominoplastica per correggere la diastasi dei muscoli retti o l’eventuale presenza di ernie ombelicali.

«Può essere necessaria un’addominoplastica quando c’è anche un discreto quantitativo di pelle in eccesso. Una mini addominoplastica se il quantitativo di pelle da rimuovere è inferiore – spiega Toto -. Oltre a questi interventi classici presenti nell’ambito del mommy makeover, ci sono le liposuzioni che facciamo ormai quasi di routine. Nella stragrande maggioranza delle pazienti, sicuramente la liposuzione dei fianchi. Si possono aggiungere quella delle cosce o anche delle ginocchia».

Tuttavia, anche se interventi come il rimodellamento delle braccia non fanno parte del mommy makeover, possono essere comunque richiesti, sempre a seconda delle esigenze della paziente.

Consigli per un post operatorio efficace

Dottor Vito Toto, specialista in chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica del Campus Bio-Medico di Roma

Sebbene la fase chirurgica sia fondamentale, il mantenimento dei risultati dipende molto dalle precauzioni prese nel periodo successivo all’intervento. «Il post-operatorio è regolato sempre dall’intervento all’addome. Quest’ultimo prevede di indossare una classica panciera post partum – racconta il dottore-. Tendenzialmente la faccio indossare per almeno tre mesi nel post operatorio, di cui i primi due mesi h24. Nell’ultimo mese, si può iniziare a togliere la panciera durante la notte, continuando a metterla durante il giorno».

Per quanto riguarda le mammelle, si fa indossare un reggiseno post operatorio per due mesi nel caso di impianto delle protesi oltre a una classica fascia per mastoplastica additiva.

Nel caso di liposuzioni delle cosce o delle ginocchia, si ricorre in aggiunta a delle guaine compressive. «Per ottenere il miglior risultato possibile, noi mettiamo il massimo dell’impegno in sala operatoria, ma la gestione del post operatorio è molto importante. La raccomandazione principale che faccio è stare attenti ad evitare grossi sforzi».

La candidata adatta per il mommy makeover

Uno degli aspetti più delicati è la scelta delle candidate per il mommy makeover. Il peso corporeo è il principale criterio di esclusione. L’indice di massa corporea non dev’essere superiore a ventisette, ventotto.

«Oltre alla valutazione chirurgica, bisogna valutare se ci siano delle grosse comorbidità, cioè delle patologie concomitanti tipo problemi al cuore, respiratori, diabete. È difficile però trovare delle patologie che rendono la paziente inoperabile. È una piccolissima percentuale dei casi. Non pretendiamo, soprattutto nel post partum, di operare persone che siano nel loro peso forma. Dobbiamo però cercare di evitare di operare persone, pazienti con un peso corporeo troppo elevato», afferma Toto.

Un ulteriore fattore importante è l’eventualità di altre gravidanze. In questo caso, si consiglia di posticipare l’intervento.

Confronto e dialogo aperto per risultati ottimali

Il risultato desiderato non si raggiunge solo con l’intervento. Esiste un protocollo da mettere in pratica nel post operatorio per risultati ottimali.

mommy makeover

Dalla fisioterapia, per tutti gli aspetti della riabilitazione post interventi di chirurgia plastica all’alimentazione, a una sana attività fisica. Il dialogo aperto e onesto con le pazienti è fondamentale. «Le aspettative vengono chiaramente valutate con le pazienti, anche se è difficile far identificare un paziente con un altro. Di tanto in tanto, però, mostro comunque dei casi clinici di tipologie simili per far capire, più o meno, alle pazienti che aspettative possono avere. Quello che dico sempre è che per affrontare un intervento del genere le aspettative devono essere realistiche», conclude il dottore. 

Click to comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Copyright © 2022 Revée News. Periodico di informazione sul mondo Chirurgia e del Benessere | Registrazione Tribunale di Torino n. 21 il 17/10/2023 |
Direttore responsabile Debora Pasero | Edito da REVEE SRL - corso Quintino Sella, 131 - Torino C.F. 10818580010