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Intervento di Chirurgia Plastica: una scelta consapevole

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Oggi, la Chirurgia Plastica è sempre più popolare, probabilmente a causa dei Social Media e della pressione sociale. Le richieste di interventi di chirurgia plastica stanno aumentando. Secondo i dati diffusi da SICPRE nel 2021 nel mondo sono stati eseguiti nel mondo quasi 13 milioni di interventi di chirurgia estetica e circa 17,5 milioni di trattamenti non invasivi. L’incremento totale è del 19,3% (+18,5% per gli interventi chirurgici, + 19,9% di trattamenti non invasivi). Sono i dati relativi al 2021 diramati nel gennaio 2023 dalla Società internazionale di Chirurgia Estetica.

Tuttavia, come suggerisce il Dott. Maurizio Pisapia, direttore del Reparto di Chirurgia Plastica del Policlinico Militare di Roma “Celio” e docente presso la Scuola di Specializzazione in Chirurgia Plastica università “Tor Vergata” di Roma, prima di sottoporsi a un intervento è bene prendere una decisione informata. 

Dott. Maurizio Pisapia, direttore del Reparto di Chirurgia Plastica del Policlinico Militare di Roma “Celio” e docente presso la Scuola di Specializzazione in Chirurgia Plastica università “Tor Vergata” di Roma

Pisapia, esperto di chirurgia generale e plastica con trent’anni di esperienza, sottolinea i fattori chiave che influenzano la decisione di un paziente di sottoporsi a chirurgia plastica ricostruttiva o estetica. «Ci sono vari passaggi per affrontare questa scelta in modo consapevole. Il primo è guardarsi allo specchio e chiedersi: ha senso fare questo? Di cosa ho bisogno? Qual è il percorso per sottoporsi a un intervento? Cosa c’è del mio corpo che mi disturba?» 

Domande fondamentali che devono mettere a nudo la volontà del paziente: «Questo è il punto di partenza – precisa il medico – e nella stragrande maggioranza dei casi, c’è chiaramente insoddisfazione per un aspetto del proprio corpo. Pertanto, è giusto avere l’opportunità di migliorarlo, naturalmente, attraverso le mani e, inoltre, il consiglio di uno specialista che possa guidarli».

Una volta chiariti gli obiettivi personali, entra in gioco la scelta del professionista. Il Dott. Pisapia consiglia di consultare più chirurghi, valutando non solo il loro curriculum e l’appartenenza a società di chirurgia plastica riconosciute, ma anche l’empatia e la capacità del medico di comunicare in modo trasparente. «Un sito web accattivante o un profilo Instagram ben curato non sono sufficienti – avverte -. È essenziale scegliere un professionista qualificato e verificare che faccia parte di associazioni prestigiose, come le società italiane di chirurgia plastica».

Con quasi 2 milioni di procedure (chirurgiche e di medicina estetica) gli Stati Uniti guidano la classifica mondiale della bellezza. Nel 2021 in Italia, sempre secondo lo stesso studio riportato da SICPRE, gli interventi di chirurgia estetica sono stati 283.668 e le procedure non invasive 385.116. Entrambi i dati sono in crescita rispetto al 2020, anno pesantemente segnato dal Covid-19. Nel 2021 il nostro Paese occupa la nona posizione nella classifica mondiale, contro l’ottavo nel 2020.

Il primo appuntamento negli interventi di Chirurgia Plastica

Il primo incontro con il chirurgo è cruciale. Durante questa fase, spiega Pisapia, è necessario approfondire le motivazioni e le aspettative: «I primi 15-20 minuti di una consulenza sono una conversazione fondamentale per comprendere le ragioni che spingono il paziente a richiedere un intervento e per valutare se sono realistiche».

In alcuni casi, una consulenza psicologica può essere utile, specialmente per distinguere tra pazienti con aspettative razionali e quelli che potrebbero non essere mai soddisfatti del risultato. «Il ruolo del chirurgo – aggiunge – è anche sapere quando dire no, spiegando al paziente che un intervento è inutile o non raggiungerà i risultati desiderati».

Attualmente, le persone sono spesso più propense a rivolgersi a strutture estere per le loro chirurgie plastiche, attratte dai prezzi più bassi. Tuttavia, come marca Pisapia, questa scelta comporta dei rischi significativi: «È importante non demonizzarlo completamente, ma è cruciale capire che le normative e le certificazioni in alcuni paesi potrebbero essere meno rigide rispetto all’Italia o alla Comunità Europea».

Il Dottore ricorda che, sebbene sia possibile trovare professionisti qualificati all’estero, la mancanza di continuità terapeutica rappresenta un problema critico. «Il rapporto diretto tra medico e paziente è essenziale, soprattutto in caso di complicazioni. Tornare in Italia dopo essersi sottoposti a un intervento all’estero rende la gestione di eventuali problemi molto più difficile».

Per coloro che decidono comunque di affidarsi a chirurghi stranieri, il suo consiglio è di verificare accuratamente le credenziali della struttura e dei professionisti, assicurandosi che siano previsti follow-up post-operatori affidabili nel processo.

Social Media e aspettative irrealistiche

Secondo le statistiche internazionali l’intervento chirurgico più eseguito risulta essere la mastoplastica additiva, seguita dalla blefaroplastica e dall’aumento delle labbra. Per quanto riguarda i trattamenti non invasivi, il podio è dominato dalle infiltrazioni di acido ialuronico, seguite dal botulino e dal peeling chimico. Pisapia mette in guardia dai rischi legati all’influenza dei social media, dove le immagini e le testimonianze spesso alimentano aspettative irrealistiche. «Molti pazienti si ispirano a foto e video sui social media, ma è fondamentale ricordare che ogni corpo è unico e che l’obiettivo della chirurgia deve essere il benessere personale, non il confronto con ideali irraggiungibili».

In un mondo sempre più dominato dalla comunicazione digitale, il ruolo del chirurgo diventa ancora più delicato: guidare i pazienti verso scelte informate, gestire le loro aspettative e fornire tutte le informazioni necessarie.

La chirurgia plastica ed estetica è un percorso che richiede riflessione, consapevolezza e la guida di professionisti qualificati. Conclude il dottore: «Empatia, trasparenza e competenza sono gli elementi chiave per costruire una relazione di fiducia tra medico e paziente, garantendo la sicurezza e il successo dell’intervento».

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