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Gluteoplastica: tecnica e sfide etiche nella Chirurgia Estetica
Negli ultimi anni, la chirurgia estetica ha sperimentato una crescita significativa in diversi settori, e uno dei trattamenti attualmente in voga è la gluteoplastica. Questo intervento, progettato per migliorare la forma e le dimensioni dei glutei, è diventato una scelta sempre più popolare tra coloro che cercano di perfezionare la propria immagine corporea. In questo articolo, esploreremo le ragioni dietro questa tendenza, le diverse tecniche utilizzate e le considerazioni etiche associate a questo intervento. Il dottor Adriano Santorelli, rinomato chirurgo plastico con sede a Napoli, ha condiviso la sua esperienza nel campo della chirurgia estetica, concentrandosi proprio sulla gluteoplastica. La sua expertise spazia dalla chirurgia estetica ai trattamenti non invasivi.
Gluteoplastica: unione di arte e scienza
Il dottore ha spiegato che il termine “gluteoplastica” deriva dalla combinazione delle parole “gluteo” e “plastica”, sottolineando l’obiettivo di modellare e rimodellare i glutei. Questo intervento, che può includere protesi glutee, è relativamente breve, eseguibile in anestesia spinale e offre risultati estetici visibili.
«Non ha nessuna componente funzionale – spiega il medico- sebbene alcuni trattamenti, per esempio l’acido polilattico piuttosto che il trapianto di grasso, possono migliorare l’inestetismo della cellulite».
L’intervento più comune, l’inserimento di protesi glutee, richiede circa un’ora.
L’obiettivo principale di tali interventi è l’aumento del volume, migliorando l’estetica e contribuendo significativamente all’autostima del paziente.
Il post-intervento è cruciale per il successo del trattamento. Il dottore ha sottolineato le differenze nelle cure post-operatorie tra interventi con protesi e procedure meno invasive come l’utilizzo di acido ialuronico. Il paziente deve seguire una terapia antibiotica e giorni di riposo nel primo caso, mentre nel secondo può riprendere rapidamente le normali attività quotidiane.
Glutei instagrammabili
Il dottore ha discusso delle sfide legate alle influenze dei social media.
«Le richieste eccessive sono sempre dietro l’angolo – ammette Santorelli – Purtroppo nel mio mestiere credo che la migliore gestione sia quella di educare il paziente.»
Spiegare i rischi e le limitazioni delle procedure è fondamentale per evitare aspettative irrealistiche. «Oltre certi limiti, si rischia di entrare in una “terra di nessuno”, perdendo il controllo del processo.»
Le richieste di assomigliare a personaggi famosi come Angelina Jolie o Kim Kardashian possono portare ad aspettative irragionevoli.
«Ovviamente questo non è un sintomo positivo quando incontriamo pazienti del genere – precisa il chirurgo – Ognuno è unico e il punto di partenza è totalmente diverso per ciascuno. Quello che cerchiamo di far capire è che le persone dello spettacolo vengono totalmente filtrate dai social».