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Chirurgia post bariatrica e gestione del paziente

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Dopo aver raggiunto un importante traguardo come la perdita di peso grazie alla chirurgia bariatrica, molte persone si trovano a dover affrontare una nuova sfida: l’eccesso cutaneo. La pelle, infatti, non sempre riesce a riadattarsi rapidamente alla nuova silhouette, lasciando segni visibili e causando disagio. È qui che entra in gioco la chirurgia plastica post-bariatrica, una specializzazione che si occupa di rimodellare il corpo e restituire ai pazienti la fiducia in sé stessi. Durante una recente intervista il dottor Claudio Ligresti, specializzato in Chirurgia Generale ed in Chirurgia Plastica e professore A.C. presso la Scuola di Specializzazione in Chirurgia Plastica dell’Università di Siena, ha esplorato in profondità le sfide e le soluzioni nell’ambito della chirurgia post bariatrica. Il dottore, che ha lavorato presso l’asl dell’ospedale di Asti per trentacinque anni, svolgendo sia la funzione di chirurgo generale prima e di chirurgo plastico dopo, con la responsabilità della unità operativa di chirurgia plastica ha condiviso dettagli significativi sul suo approccio alla chirurgia ricostruttiva per i pazienti affetti da obesità severa, che hanno subito significative perdite di peso, spesso oltre i cento chili.

Dottor Claudio Ligresti, specializzato in Chirurgia Generale ed in Chirurgia Plastica e professore A.C. presso la Scuola di Specializzazione in Chirurgia Plastica dell’Università di Siena

Valutazione e idoneità degli interventi

Prima di un intervento è fondamentale valutare lo stato del paziente. Il professor Ligresti ha sottolineato l’importanza di un’accurata valutazione per determinare l’idoneità di un paziente agli interventi chirurgici. L’idoneità all’intervento si basa su caratteristiche di due tipi. «La prima caratteristica è quella medico-legale che può permettere a noi chirurghi di ricoverare anche in una formula di convenzione col sistema sanitario nazionale, pazienti affetti da post obesità», ha spiegato. Questi criteri, chiamati LEA, sono cruciali per discriminare tra i pazienti che possono o non possono sottoporsi a interventi, basandosi su parametri come il BMI, che non deve essere superiore a trenta.

«Un altro parametro di inclusione, che è riconosciuto dalle regioni e quindi sottoposto a controllo, è quello delle dermatiti, così come la qualità del grasso che residua dopo il dimagrimento», specifica Ligresti.

Complicanze della chirurgia post bariatrica

Una delle maggiori sfide nelle chirurgie post bariatriche è rappresentata dall’infiammazione cronica del grasso. «Questa infiammazione continuativa negli anni, è un po’ come la radioterapia, che provoca una radiodermiti, un’infiammazione cronica delle cellule,» ha spiegato il professore. Per minimizzare questi rischi, il professor Ligresti impiega tecnologie avanzate, inclusi elettrobisturi di ultima generazione e dispositivi di pressione negativa che aiutano a gestire e ridurre le complicanze post-operatorie.

L’eccesso cutaneo però non è solo un problema estetico, ma può portare a disagio psicologico, problemi dermatologici e limitazioni funzionali, fattori che devono essere trattati con il supporto di diversi professionisti. 

«Sono uno dei pochi chirurghi plastici che fa il lifting della gamba, cioè dal ginocchio alla caviglia, che è di una difficoltà estrema perché ci sono problemi di tipo funzionale, neurologico, vascolare, ma soprattutto è molto facile sbagliare», spiega il medico «però in certi casi quando abbiamo una gamba con un aspetto colonnare, con coscia e gamba più o meno allo stesso volume, bisogna far qualcosa per dare una forma e quindi ecco che l’armonia deve essere uno dei primi e più importanti elementi della nostra chirurgia»

Un approccio multidisciplinare

La chirurgia post bariatrica richiede una profonda conoscenza medica e sensibilità verso i bisogni dei pazienti, Ligresti mette in evidenza l’importanza di un recupero che tenga conto sia degli aspetti fisici sia di quelli emotivi. «La relazione medico-paziente è fondamentale nel nostro campo. È essenziale comprendere non solo le necessità fisiche ma anche quelle emotive dei nostri pazienti per garantire un recupero completo e armonioso».

L’importanza del supporto psicologico continuativo è un tema centrale nell’approccio del professore: «Il mio telefono è pieno di messaggi di squilli anche di domenica, perché il paziente, soprattutto questo tipo di paziente, ha bisogno di essere sicuro»

Nel caso di pazienti obesi, sono diversi gli interventi a cui il paziente deve sottoporsi per raggiungere la forma ottimale: «Tra un intervento e l’altro occorrono dei tempi di recupero – marca Ligresti – che sono necessari per recuperare il sangue, le proteine perse, ma anche per recuperare uno stato sociale, perché non si può stare sempre in malattia, bisogna anche lavorare nella vita e quindi due interventi importanti all’anno sono il massimo che noi facciamo a un paziente possiamo farne tre se il terzo è una lipoaspirazione, un intervento piccolo, ma non di più».

Ma non tutti la pensano così: «Io sento purtroppo casi di pazienti operati con due tre interventi nello stesso giorno e questo è veramente dannosissimo pericolosissimo per il paziente, ma anche per il tipo di chirurgia che noi oggi facciamo perché viene screditata da risultati che poi non sono accettabili».

L’importanza della sinergia nella chirurgia post Bariatrica

I pazienti necessitano quindi di un approccio multidisciplinare a garanzia di un trattamento serio dove i vari professionisti lavorano in sinergia per il benessere della persona: «Il fatto che io sia membro socio ordinario della Sicpre e che sia uno dei delegati per la chirurgia post bariatrica è un elemento di non dico sicurezza, perché le cose negative possono capitare a tutti, ma quanto meno di serietà professionale». 

Continua Ligresti: «Il mio team include professionisti della psicologia per assistere i pazienti prima, durante e dopo gli interventi,» enfatizzando l’importanza di un approccio olistico che considera non solo la fisicità ma anche l’aspetto mentale ed emotivo del recupero. 

Un rapporto di fiducia che dura negli anni: «Perché in effetti questi sono pazienti che hanno bisogno di un conforto globale, dallo psicologo al chirurgo plastico, persino il medico estetico» marca Ligresti. «Per me è un’emozione vedere queste testimonianze, risentire pazienti, dopo anni, che hanno riacquistato fiducia, che hanno realizzato progetti. Per noi questo lavoro, al di là del guadagno, si fa per grande passione».

Ogni intervento conclude Ligresti:  «non è solo una trasformazione estetica, ma un passo verso il miglioramento della qualità della vita del paziente».

Prossimi appuntamenti

Proprio in quest’ottica di multidisciplinarietà il professore coordinerà il “3° OMG DAY – OBESITY MULTIDISCIPLINARY GROUP”, un evento che vede la partecipazione di 22 esperti in vari campi come nutrizione, psicologia, chirurgia bariatrica e plastica, dermatologia, farmacologia, e legislazione sanitaria. L’evento si terrà il 27 gennaio 2025 dalle 19:30 a Torino a “Piazza dei Mestieri” Via Jacopo Durandi, 13 e offrirà una piattaforma per rispondere alle domande dei pazienti, in collaborazione con Associazioni Pazienti. Chi desidera partecipare può inviare le proprie domande alla Segreteria Organizzativa (infoequipeservice@libero.it) entro il 20 gennaio.

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