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Medici Chirurghi

La chirurgia: tra digitale e la collaborazione

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Nella chirurgia la collaborazione e la contaminazione con le altre discipline sono fondamentali per fornire il meglio delle cure. Per Giovanni Papa, professore all’Università di Trieste e direttore della clinica di chirurgia plastica del capoluogo friulano, sinergie tra diverse discipline e la digitalizzazione giocano un ruolo importante, perché accorciano le distanze con il paziente e riducono l’ospedalizzazione.

Contaminazioni nella chirurgia

Giovanni Papa, professore all’Università di Trieste e direttore della clinica di chirurgia plastica del capoluogo friulano

«In chirurgia ci siamo abituati a collaborare tra diversi specialisti e con altri professionisti – spiega Papa – perché, in questo modo, si può dare al paziente il meglio delle specializzazioni». Così la chirurgia è avanguardistica sul metodo di lavoro che prevede collaborazione tra differenti discipline, come la robotica e l’ingegneria.

«Da anni collaboriamo con l’istituto di ingegneria genetica ICGEB – continua il professore – e con le cellule del grasso e quelle endoteliali saremo, probabilmente, in grado di ricostruire una cute in vitro e poi in vivo». Il progresso della medicina non si ferma solo alla sperimentazione, ma anche all’utilizzo di materiali nuovi

Ad esempio esistono nuovi prodotti come le protesi mammarie, accompagnate da membrane, che aumentano lo spessore cutaneo, o guaine e reggiseni che possono aiutare a evitare complicanze post-operatorie. «Sono importanti sia la preparazione all’intervento che la prevenzione e la riabilitazione – continua il chirurgo – infatti il miglior risultato si ottiene quando si diminuiscono ematomi, infezioni e cicatrici». 

Ogni intervento produce un tessuto cicatriziale che è il risultato di un processo multifattoriale. «Nei primi periodi dopo l’intervento le cicatrici ipertrofiche si possono trattare con creme elasticizzanti, – precisa il professore – rigeneranti o con il silicone».

I progressi della chirurgia

«La telemedicina può avvicinare il paziente al medico» spiega Papa. «Ad esempio in Friuli Venezia Giulia questo tipo di medicina viene utilizzato per l’assistenza domiciliare a pazienti che hanno lesioni cutanee».

Insieme al digitale, ai visori 3D, ai nuovi materiali e alle cure sperimentali il rapporto con il paziente cambia e si accorciano le distanze. La tecnologia sta diventando uno strumento importante nell’ambito medico, grazie anche alla sperimentazione si stanno affermando cure e tecniche innovative.

«La combinazione tra i nuovi materiali e la terapia genica e cellulare, ad esempio, ci porterà alla medicina rigenerativa». Essa si divide in medicina induttiva e sostitutiva. La prima stimola il corpo a ricreare il tessuto danneggiato, la seconda, invece, ricrea l’organo e lo reinserisce nel tessuto.

Ma i pazienti come affrontano l’innovazione nella chirurgia? «Si reagisce alle cure sperimentali con la fiducia – spiega Papa – abbiamo studiato per migliorare la qualità della vita dei nostri pazienti. L’alta specializzazione e l’innovazione permettono alla chirurgia di essere all’avanguardia e di fare della collaborazione con le altre discipline un punto di forza».

1 Comment

1 Comment

  1. Sara

    15 Luglio 2022 at 15:17

    È bello vedere come tecnologia e innovazione possano essere d’aiuto alla professione del chirurgo, un mestiere sempre più all’avanguardia

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