Medici Chirurghi
Bruno, cicatrici e tempi di ripresa nell’addominoplastica
«Il concetto moderno di addominoplastica è di un rimodellamento corporeo a 360 gradi»
Agostino Bruno, specialista in chirurgia plastica e in rimodellamento corporeo
L’addominoplastica è un intervento chirurgico specifico per l’addome. Esistono varie tecniche, dalla tradizionale alla mini-addominoplastica, ciascuna utile a seconda degli obiettivi che si vogliono raggiungere. Agostino Bruno, specialista in chirurgia plastica, si occupa da anni di rimodellamento corporeo, e spiega cos’è l’addominoplastica, quali sono i tempi di ripresa e le eventuali cicatrici che si creano in seguito all’intervento.
Addominoplastica e tempi di ripresa
«L’addominoplastica è uno degli interventi maggiormente eseguiti in chirurgia plastica. Si stima che sia addirittura il quinto più frequentemente eseguito» comincia Agostino Bruno. L’addome è una delle parti più estetiche del corpo umano, ma anche una delle più utili, considerando che i muscoli addominali contribuiscono alla stabilizzazione della postura. Per questo le persone, sia per motivazioni funzionali che estetiche, tendono ad apprezzare e a richiedere l’addominoplastica per la propria soddisfazione personale. «L’aspetto estetico e l’aspetto funzionale vanno di pari passo».
Nonostante sia un intervento maggiore, i tempi di ripresa dell’addominoplastica non sono lunghi, ma soprattutto non costringono all’immobilità. «È necessario un periodo di convalescenza, ma il paziente non deve mai rimanere a letto. Incoraggiamo sempre la mobilità precoce» afferma Bruno. Per quanto riguarda il dolore, invece, il chirurgo afferma che è normale avere un po’ di fastidio nel post-operatorio. «Per questo viene naturalmente anche fornita una terapia antalgica per garantire un decorso tranquillo».
Il tempo di ripresa dell’addominoplastica può però essere aggravato in caso di mancata assistenza al paziente da parte dei familiari, soprattutto nei primi giorni e se il riposo iniziale non può essere rispettato al 100%. «Spesso le pazienti sono giovani che hanno avuto gravidanze e hanno sviluppato una diastasi dei retti. In questi casi è fondamentale anche un supporto a casa che possa aiutare nella gestione della vita di tutti i giorni» spiega il chirurgo.
Addominoplastica e mini-addominoplastica, diversi tipi di cicatrice
«La differenza tra un’addominoplastica e la mini-addominoplastica è dettata essenzialmente dall’entità di cute che noi dobbiamo rimuovere» spiega Bruno. «Nella mini-addominoplastica vi è un modesto eccesso di cute e di sottocute che può essere eliminata tramite un’incisione di piccola entità. Peraltro questo approccio evita la cicatrice periombelicale» dice Bruno.
«Nel caso però in cui l’eccesso cutaneo sia maggiore o qualora la paziente fisiologicamente abbia un ombelico già piuttosto posizionato in basso, è necessario un approccio completo di addominoplastica. Questa prevede un’incisione più lunga, benché sempre nascosta dalla biancheria o dal costume da bagno, e prevede la presenza di una cicatrice cosiddetta peri ombelicale» continua.
In ogni caso per fare la scelta giusta non è mai da considerare la gravità della problematica funzionale, ma sempre l’eccesso cutaneo. «L’intervento che può essere eseguito internamente a carico dei muscoli è ovviamente accessibile sia nel caso di mini-addominoplastica, sia nel caso di addominoplastica completa» afferma. La cicatrice della mini-addominoplastica è certamente più piccola e preferibile, ma bisogna sempre ragionare sull’eccesso di cute del paziente.
Addominoplastica e altri interventi
L’addominoplastica è un intervento che si presta a essere effettuato insieme ad altri interventi chirurgici minori, come ad esempio il rimodellamento mammario. «All’addominoplastica è possibile abbinare una mastoplastica, sia essa una mastoplastica additiva, una mastopessi, una mastopessi con protesi a seconda del caso specifico. Colloquialmente questa combinazione prende il nome di mommy makeover e include anche la liposuzione a trecentosessanta gradi del distretto dell’addome e del dorso» spiega Bruno.
Questo insieme di interventi viene fatto perché il corpo umano va considerato come un’unica unità estetica. «Il concetto moderno di addominoplastica è proprio quello di un rimodellamento corporeo a trecentosessanta gradi» conclude Bruno. Nonostante questo è sconsigliato associare l’intervento di addominoplastica a interventi maggiori come il lifting della coscia, per evitare di allungare troppo i tempi di ripresa e aggravare le cicatrici.
Addominoplastica e mini-addominoplastica sono quindi interventi molto importanti sia per restituire armonia ed estetica sia per ristorare la completa funzionalità del corpo. E anche se è un intervento maggiore, i tempi di ripresa e le cicatrici dell’addominoplastica sono gestibili soprattutto se curati correttamente con fasce post-operatorie e fisioterapia.