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Body Contouring: rimodellare il corpo e affrontare la diastasi

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Rimodellare il corpo e scolpirlo nei punti giusti, senza essere invasivo: è questo il body contouring. Non si tratta solo di estetica, ma soprattutto di funzionalità. Questa branca della chirurgia plastica esclude il volto, concentrandosi soprattutto sull’addome, mammelle e cosce. La tecnica di body contouring è particolarmente indicata per i pazienti post bariatrici che, sottoponendosi a interventi restrittivi oppure derivativi arrivano a perdere fino a 60, 70, ma anche 80 kg di peso.

Per risolvere le conseguenze che possono manifestarsi, dagli eccessi di pelle alla perdita di tonicità si può intervenire con dermolipectomie; asportazioni complete di segmenti corporei.

Il paziente tipo del body contouring

Body Contouring: rimodellare il corpo e affrontare la diastasi
Valerio Cervelli, professore ordinario di Chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica all’Università degli studi di Roma Tor Vergata e dirigente della scuola di specializzazione di Chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica

«Il paziente tipo del body contouring è colui che ha avuto un forte dimagrimento, quindi che è sceso fortemente di peso, in maniera da avere eccessi volumetrici. Questo, a volte, è dovuto alle gravidanze. Le donne, specialmente se hanno avuto dei parti gemellari, o parti importanti, è possibile abbiano un corpo devastato da questi eventi. Quindi che abbiano tutta una serie di patologie annesse e connesse, tra le quali la diastasi dei muscoli retti. Un’evenienza che necessita di una serie di correzioni», racconta Valerio Cervelli, professore ordinario di Chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica all’Università degli studi di Roma Tor Vergata e dirigente della scuola di specializzazione di Chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica.

La diastasi dei muscoli retti è una delle condizioni che spesso emergono in pazienti che richiedono body contouring. In particolare dopo gravidanze multiple o significativi aumenti di peso. Questa condizione è spesso confusa con un eccesso di peso, ma può essere diagnosticata accuratamente con una visita clinica che coinvolge la contrazione dei muscoli retti.

Il professor Cervelli spiega: «La diastasi, a seconda delle regioni, viene riconosciuta come intervento eseguibile a carico del SSN, come nel caso della nostra struttura, per diastasi superiori a 5cm di diametro. In altre regioni abbiamo diverse entità e che fanno rientrare questa patologia nell’ambito di ciò che è eseguibile a carico del SSN o regionale».

La funzionalità del body contouring

Per risolvere la diastasi occorre intervenire chirurgicamente. L’intervento classico è l’addominoplastica: «Si esegue un ampio “degloving”, un ampio scollamento della parete addominale, soprattutto nella porzione centrale – descrive Cervelli -. Oltre ad asportare l’eccesso cutaneo, e ad eseguire un”redraping”, cioè una redistribuzione del tessuto dermo adiposo sopra le fasce, andiamo a fare una sintesi dei muscoli retti. Si riposiziona poi la cicatrice ombelicale, soprattutto in caso di ernie ombelicali. L’obiettivo è ricreare la linea alba, ossia il tendine delle guaine dei muscoli retti che tendono a riavvicinarsi».

Correggere la diastasi ha una valenza anche in termini di postura e di tutte quelle problematiche ad essa legate. Ad esempio a ernie della colonna vertebrale. In casi di ernia ombelicale in cui ci sia un interessamento anche dei visceri, la situazione si aggrava. Spesso si deve intervenire in collaborazione con il chirurgo generale.

Chirurgia estetica e generale insieme per il benessere del paziente

Il chirurgo generale deve avere conoscenze e competenze in materia  laparoscopica. Le fasi dell’intervento possono quindi avvenire in assenza di incisione e di tensione. «A differenza di un intervento classico di addominoplastica, dovremo ridurre le anse erniate. Più spesso, più che l’ansa, abbiamo erniato il grasso omentale che si incarcera all’interno dell’ernia – dichiara il Professore -. Quindi dovremo fare un riposizionamento dei tessuti all’interno dell’addome, dopodiché andrà chiusa la porta erniaria. Essa si può chiudere semplicemente con dei punti, mentre in alcuni casi, abbiamo la necessità di porre una rete».

body contouring

Laddove l’intervento venga eseguito in collaborazione, oltre all’obiettivo estetico, c’è anche quello di raggiungere una corretta funzionalità della zona interessata; quindi, non solo un contenimento delle anse, ma anche una ricostruzione della parete addominale.

La diastasi è una patologia spesso trascurata. In genere sono le donne in fase immediatamente post gravidica ad avere problematiche anche a livello sociale. Molto spesso non hanno un aiuto per gestire queste situazioni. Tutto questo porta talvolta al rinvio dell’intervento, trovandosi poi, dopo anni, in situazioni drammatiche.

La correzione della patologia non implica la necessità di non avere più figli. Ci si può operare anche dopo una gravidanza che non sarà l’ultima, esponendosi però a una possibile recidiva di diastasi.

«Dopo anni, quando la diastasi si è stabilita in maniera costante diventa difficile anche andarla a trattare. Ecco perché è importante sottolineare che non è solamente una questione estetica ma anche funzionale. Per cui molte donne vanno ad avere grandi problemi che necessitano di soluzioni nel tempo», conclude Cervelli.

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