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Blefaroplastica: lo sguardo della giovinezza
Gli occhi sono lo specchio dell’anima e uno sguardo fresco può cambiare in modo importante l’espressione del volto. Proprio per questo molte persone ricorrono alla blefaroplastica, un’operazione di chirurgia estetica, che garantisce il ringiovanimento del terzo superiore del volto. Il dottor Massimo Dolcet, chirurgo plastico presso l’azienda ospedaliera San Giovanni Battista di Torino, condivide la sua esperienza nel campo della blefaroplastica, un intervento sempre più richiesto per contrastare l’invecchiamento della regione orbitaria e palpebrale.
Il chirurgo plastico, noto anche per il suo impegno nella divisione universitaria di chirurgia plastica, sottolinea l’importanza della blefaroplastica, evidenziando come l’invecchiamento di questa zona del viso sia inevitabile, soprattutto dopo i quarant’anni.
Quali sono gli interventi più richiesti per il volto?
Il dottor Dolcet elenca una serie di interventi, spaziando dalla rinoplastica alla chirurgia plastica del mento.
«Diciamo che la l’intervento che sicuramente mette tutti quanti d’accordo è la blefaroplastica, nel senso che l’invecchiamento della regione orbito-palpebrale è praticamente trasversale al sesso – racconta Dolcet – dopo i quarant’anni sia nei soggetti di sesso maschile che nei soggetti di sesso femminile, l’invecchiamento di questa regione è purtroppo inevitabile».
Descrivendo i segni dell’invecchiamento nella zona palpebrale, il dottor Dolcet parla di un accumulo di cute nelle palpebre superiori e della comparsa di borse adipose sporgenti nelle palpebre inferiori. Questi segni conducono ad uno sguardo più chiuso e pesante, influenzando il terzo superiore del volto.
La Blefaroplastica: soluzione e recupero
Il chirurgo plastico ha eseguito oltre quattrocento interventi di blefaroplastica, affrontando la sfida di ringiovanire lo sguardo. Il recupero post-operatorio è descritto come rapido, con cicatrici che guariscono velocemente grazie alla vascolarizzazione della zona.
«E’ l’unica regione del corpo dove i punti possono essere rimossi cinque o sei giorni dopo l’intervento chirurgico», assicura il chirurgo.
Sebbene le pazienti di sesso femminile siano prevalentemente interessate, sempre più uomini si avvicinano a questo intervento dato il suo carattere non invasivo e la gestione del dolore ben tollerabile.
«Sostanzialmente i pazienti sono over quaranta poi ci possono essere anche delle situazioni molto particolari – entra nel merito Dolcet – magari le ragazze molto giovani che mi è capitato di operare di blefaroplastica inferiore che avevano delle borse adipose ereditarie. Quindi la mamma, la sorella, la nonna avevano questo problema sin dalla giovane età e quindi queste ragazze, magari di venti, ventitré, venticinque anni, avevano uno sguardo stanco e invecchiato».
Il dottor Dolcet sottolinea che «La blefaroplastica può essere eseguita in regime ambulatoriale con anestesia locale». Il paziente può tornare a casa dopo l’intervento, con un recupero estremamente rapido.
«La blefaroplastica è diventata un intervento routinario – rassicura Dolcet sottolineando l’importanza di affidarsi a mani esperte per garantire un risultato ottimale. «Incoraggia le persone a non spaventarsi dell’intervento, evidenziando il suo carattere ambulatoriale e il rapido recupero post-operatorio».
In definitiva, la blefaroplastica, eseguita con competenza, si presenta come un’opzione efficace per ridare freschezza e giovinezza al terzo superiore del volto, influenzando positivamente l’aspetto e la sicurezza delle persone che scelgono di sottoporsi a questo intervento.