Medici Chirurghi
Approccio integrato nel rimodellamento corporeo. Intervista al prof Vindigni
Rimodellamento corporeo e obesità sono temi centrali nella medicina moderna, con un impatto significativo sulla Sanità. Il 4 marzo si celebra la Giornata Mondiale dell’Obesità. L’attenzione si concentra su una delle sfide più urgenti della salute pubblica. L’obesità non è solo una questione estetica. È una patologia complessa. Richiede un approccio integrato per garantire risultati duraturi e migliorare la qualità della vita dei pazienti.
In occasione del convegno che si terrà il prossimo 15 marzo a Venezia, dal titolo “Focus su approccio integrato al rimodellamento corporeo: dalla nutraceutica alle nuove tecnologie in Chirurgia Plastica” il dottor Vincenzo Vindigni, professore ordinario di Chirurgia Plastica presso l’Università di Padova, ha anticipato alcuni dei temi che saranno al centro dell’evento, patrocinato dalla Sicpre, e ospitato dall’ospedale SS. Pietro e Paolo.
L’importanza di un approccio multidisciplinare nel rimodellamento corporeo

Il convegno, curato dai responsabili scientifici Franco Bassetto (professore di Chirurgia Plastica, Università degli Studi di Padova, direttore U.O.C. di Chirurgia Plastica, A.O.U. di Padova), Antonio Paoli (professore di Scienze dell’Esercizio e dello Sport, Università degli Studi di Padova, direttore del Laboratorio di Fisiologia della Nutrizione e dell’Esercizio, Dipartimento di Scienze Biomediche, Università degli Studi di Padova) e Vincenzo Vindigni esplorerà l’approccio multidisciplinare che integra nutraceutica, trattamenti non invasivi e tecniche chirurgiche avanzate.
La giornata sarà strutturata in cinque sessioni, con un focus su aspetti nutrizionali, genetici, psicologici e tecnologici del rimodellamento corporeo.
Il professor Vindigni ha sottolineato come il trattamento dei pazienti che affrontano un significativo dimagrimento non possa limitarsi alla sola chirurgia plastica.
«L’approccio integrato implica il coinvolgimento di specialisti di diversi settori. Dalla nutrizione alla psicologia, fino all’esercizio fisico, per garantire risultati migliori e duraturi.»
A Padova, l’equipe medica ha sviluppato un modello che prevede una valutazione completa dello stato di salute del paziente, includendo aspetti nutrizionali e psicologici. La nutraceutica, ovvero l’utilizzo di integratori specifici, di origine naturale, che contribuiscono ad esercitare effetti benefici sull’organismo, per migliorare la guarigione e il benessere post-operatorio, è uno degli elementi chiave di questo percorso.
Il ruolo della nutraceutica e della dieta chetogenica
Uno degli argomenti centrali del convegno sarà la nutraceutica e il suo impatto sulla guarigione delle ferite post-operatorie. «Abbiamo pubblicato diversi studi che dimostrano come la carenza di alcuni elementi nutrizionali possa influire negativamente sulla cicatrizzazione e aumentare il rischio di complicanze» ha spiegato il professor Vindigni.
La dieta chetogenica sarà un altro tema centrale dell’evento. «Grazie agli studi condotti con il professor Antonio Paoli, stiamo analizzando l’effetto della dieta chetogenica sul mantenimento del risultato post-operatorio nei pazienti post-bariatrici- ha aggiunto -. Questa strategia nutrizionale può aiutare a preservare la massa muscolare riducendo il tessuto adiposo, migliorando così il risultato complessivo».
Aspetti psicologici e impatto sulla qualità della vita
Il professor Vindigni ha poi posto l’attenzione sull’importanza del supporto psicologico per i pazienti post-bariatrici.

«La chirurgia non è solo una questione estetica, ma un passaggio fondamentale per migliorare la qualità della vita. Per questo motivo, un corretto inquadramento psicologico è essenziale per garantire che le aspettative del paziente siano realistiche e che il percorso di recupero sia supportato adeguatamente.»
Un altro tema di grande interesse del convegno è il trattamento del lipedema e del linfedema. «Si tratta di patologie complesse. Necessitano di un trattamento integrato. La chirurgia da sola non è sufficiente. Servono protocolli di esercizio fisico, nutrizione specifica e presidi post-operatori adeguati per garantire risultati duraturi.»
L’evoluzione del corpo umano e il ruolo dell’epigenetica
Infine, il professor Vindigni ha condiviso alcune riflessioni sull’evoluzione della fisionomia umana negli ultimi decenni.
«L’aumento della tendenza all’obesità non è solo legato alle abitudini alimentari, ma anche a fattori epigenetici che influenzano la predisposizione individuale. Proprio per questo motivo, a Padova abbiamo sviluppato un percorso diagnostico-terapeutico assistenziale per l’obesità, con un approccio olistico e integrato.»
Il convegno di Venezia del 15 marzo si preannuncia dunque un’importante occasione per approfondire questi temi. Promuove, al contempo, una visione sempre più completa del trattamento post-bariatrico. L’obiettivo? «Garantire ai pazienti non solo un risultato estetico soddisfacente, ma un vero e proprio miglioramento della loro qualità di vita», conclude il professor Vindigni.
