Associazioni
V.I.T.A: un quarto di secolo nella lotta contro il cancro al seno
L’ Associazione V.I.T.A, un punto di riferimento per coloro che affrontano il tumore al seno e le loro famiglie, ha recentemente festeggiato il suo ventiseiesimo anno di attività. Fondata nel 1998 da sette donne coraggiose, tutte affette da cancro al seno, l’ente, acronimo di Vivere il tumore attivamente, è un’associazione territoriale affiliata ad Europa Donna. Negli anni, V.I.T.A è cresciuta e si è evoluta, mantenendo sempre la sua missione fondamentale di accoglienza, aiuto e sostegno.
Valeria Martano, presidente di Associazione V.I.T.A, sottolinea l’importanza della continuità e dell’evoluzione dell’associazione nel tempo. «Rimane fondamentale l’accoglienza e il supporto per le donne colpite dal tumore al seno, ma l’associazione si apre anche ad altre malattie oncologiche e accoglie uomini colpiti dalla stessa patologia».
Uno degli elementi distintivi dell’Associazione è la condivisione di esperienze tra i membri. Martano racconta che il confronto con le storie di sopravvivenza, come la propria, porta speranza e incoraggiamento alle donne neo operate.
«Quando incontro le donne neo operate inizio raccontando la mia storia– spiega Martano – quando dico che sono viva e attiva ventiquattro anni dopo la malattia vedo proprio un sorriso sul loro viso; pensano: se ce l’ha fatta lei perché non posso farcela io? Il confronto di esperienze è la chiave».
Le iniziative di V.I.T.A
L’Associazione promuove anche la prevenzione del cancro al seno attraverso iniziative come gite, viaggi e incontri ludici: «La condivisione di esperienze avviene attraverso laboratori di scrittura, manualità, pittura, teatro e biodanza, offrendo agli associati un modo per esprimersi e affrontare la malattia in modo creativo e socialmente coinvolgente».
Inoltre l’Associazione si impegna a sensibilizzare le istituzioni e la comunità locale tramite elementi visibili, come l’illuminazione di luoghi significativi con il colore rosa, simbolo della lotta al cancro al seno.
«La rete con i Comuni è essenziale – spiega Martano – Ad oggi sono tredici le Amministrazioni del Torinese e Astigiano che stanno supportando le nostre iniziative, dando un segno tangibile sul territorio, con panchine rosa o monumenti illuminati: Arignano, Andezeno, Cambiano, Castelnuovo don Bosco, Chieri, Marentino, Moncucco Torinese, Montaldo Torinese, Pavarolo, Pino Torinese, Riva presso Chieri, Santena, Villanova d’Asti. E’ stata inaugurata una panchina a Groscavallo ed è in corso d’opera una a Piovà Massaia ( probabile inaugurazione 2 giugno), una è presente al liceo Monti. In tutti questi comuni sono state proposte iniziative, soprattutto conferenze e presentazioni libri. Molti illuminano di rosa a ottobre».
Martano sottolinea l’importanza di estendere l’azione dell’Associazione anche ad altri comuni del territorio, creando punti d’ascolto e promuovendo iniziative di prevenzione anche nelle aziende e nelle scuole superiori.
La missione dell’associazione
«La missione fondamentale in questi 26 anni non è cambiata – ripercorre Martano – ma è migliorato il dialogo con le istituzioni che allora era molto più difficile di adesso: sia con le istituzioni sanitarie che con quella politica si stanno aprendo altri spiragli».
La speranza è la creazione di una rete di trasporti per facilitare gli spostamenti delle persone affette da cancro, soprattutto nelle zone più remote.
Sottolinea Martano: «Un sistema di trasporti concordato faciliterebbe gli spostamenti delle persone affette da cancro al seno e garantirebbe loro un sostegno continuo».
Nonostante le sfide economiche e logistiche, V.I.T.A continua a essere un faro di speranza e sostegno per coloro che affrontano il tumore al seno e le loro famiglie, dimostrando che la solidarietà e l’impegno possono fare la differenza nella lotta contro la malattia.