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Diastasi Italia: rete di professionisti specializzati
La diastasi è la separazione o l’allentamento dei muscoli retti dell’addome. È una patologia che colpisce soprattutto le donne dopo il parto, ma che può manifestarsi in pazienti obesi o persone con traumi addominali causati da attività fisica agonistica. Diastasi Italia nasce nel 2015 per dare informazioni corrette e gratuite a chiunque avesse questa problematica poco conosciuta ma molto importante.
«Diastasi Italia è una rete di professionisti, divisi per regione, preparati sulla diastasi addominale. Da fisioterapisti a preparatori atletici, nutrizionisti e chirurghi. In questo modo, uomini e donne hanno la possibilità di entrare nel circuito di valutazione di questa patologia», dichiara Claudia Fabretti, presidente dell’Associazione Diastasi Italia, fisioterapista e osteopata del gruppo.
Data la poca informazione intorno alla diastasi addominale, non tutte le figure mediche e paramediche sono in grado di valutarla, dandole la giusta importanza. La diagnosi può avvenire tramite ecografie eseguite da ecografisti specializzati in questo tipo di verifica, risonanze magnetiche, ma anche tac se il chirurgo lo richiede.
Su Facebook ci sono due pagine divulgative: Diastasi Italia Official Group che riguarda solo le donne e Diastasi Uomo. «Ogni pagina ha tutto il canale di professionisti concentrati sulla diagnosi, valutazione e trattamento – continua Fabretti -. Guidiamo pazienti e cerchiamo di aiutarli in modo tale che possano essere indirizzati nella maniera più giusta verso una diagnosi corretta».
La diastasi “non per sole donne”
Falsi miti e fake news sono dietro l’angolo. È importante riuscire a districarsi per un’informazione veritiera, ma non sempre è facile. La diastasi addominale colpisce sia donne sia uomini, senza un preciso distinguo.
«Questa tipologia riguarda una donna su tre nel post parto, ma non dipende dalla tipologia di parto. Succede durante la gravidanza perché la muscolatura di allarga, si apre, si “lateralizza” nell’addome per far spazio alla crescita del feto – spiega Fabretti -. A volte la linea alba si rompe o si sfilaccia, per cui si crea un allentamento sia della muscolatura del tessuto connettivo, tale per cui non sempre si riesce a ritornare in una situazione di normalità o alla condizione in pre-gravidanza. Può incidere una percentuale genetica, la dimensione del feto, ma anche il peso preso in gravidanza».
Gli uomini possono anch’essi essere colpiti da diastasi. In questo caso, la problematica è ancora più sconosciuta proprio perché la si considera prettamente una condizione femminile, con una sintomatologia legata al post parto. «Gli uomini spesso non sono a conoscenza di cosa potrebbe succede con un’errata gestione del proprio corpo e della parete addominale. La diastasi potrebbe essere causata anche da un’intensa attività fisica, portata a livelli agonistici. coinvolge però anche persone obese, di ambo i sessi, e pazienti ex bariatrici. Le cause sono svariate, purtroppo succede senza che ci sia qualcosa di correlabile alla patologia», conclude la fisioterapista.