“Cute Project” a sostegno dei paesi del Terzo Mondo

Cute Project, l’organizzazione che porta aiuto medico in alcune delle zone più bisognose del mondo, ha organizzato due eventi a settembre per raccogliere fondi a sostegno delle sue attività. 

Questi appuntamenti saranno un’opportunità per incontrare i membri del team, ascoltare le loro storie e contribuire alla causa. Gli appuntamenti in questione si svolgeranno sabato 14 settembre a Termini Imerese (PA) e lunedì 30 settembre a Torino.

Quest’ultimo avrà luogo alle 18:30 al Cookin’ Factory, di via Gerolamo Savonarola, 2M. Evento che includerà una lezione di cucina seguita da una cena di beneficenza. L’obiettivo sarà quello di raccogliere fondi per sostenere la ripartenza dei progetti, sia in Italia con il Sermig sia in Uganda a partire dal febbraio 2025.

La storia di “Cute Project”

Il progetto è stato fondato nel 2012 dal dottor Daniele Bollero, direttore del Centro Grandi Ustionati e specialista in chirurgia plastica e opera soprattutto in Africa e in America Latina. Dal Benin, alla Bolivia, dal Congo all’Uganda. 

Bollero, volontario da diversi anni, con esperienza in diverse associazioni, dedica parte della sua vita a portare un aiuto concreto là dove è più necessario. La decisione di fondare “Cute Project” è nata dall’esperienza diretta e dalla consapevolezza delle difficoltà che le comunità del Terzo Mondo affrontano. In molte di quelle aree, spesso c’è una forte preferenza per le pratiche di medicina naturale e una conseguente diffidenza verso i trattamenti medici convenzionali. Questa realtà ha spinto il progetto a non solo offrire trattamenti, ma anche a lavorare sulla formazione del personale locale per promuovere una migliore comprensione e accettazione delle pratiche mediche moderne. 

L’attenzione alla prevenzione è fondamentale soprattutto in contesti dove le risorse sono limitate e i mezzi di informazione spesso scarsi.“Cute Project” ha trovato un terreno fertile per la collaborazione soprattutto in Uganda, riuscendo a stabilire un’efficace rete di collaborazione guadagnando la fiducia della popolazione locale. Questo esempio di cooperazione dimostra l’importanza di un approccio rispettoso e integrativo nella cura della comunità.