Eventi e congressi
Il Balletto Teatro Torino danza sulle note di CasaBreast
Promuovere la riflessione attraverso il balletto. La Compagnia Balletto Teatro Torino compagnia di danza contemporanea torinese, si fa promotore di un manifesto al femminile che pone il corpo delle donne al centro di una riflessione artistica, emotiva e sociale. Il punto d’incontro sarà il 6 novembre 2024, alle 14 alle 17, in Via Cottolengo 12, Torino. Attraverso il progetto triennale “Torino, che cultura!”, sostenuto dalla città, il BTT esplora il concetto di bellezza e la danza come strumento di cambiamento e di connessione comunitaria. Questo progetto è realizzato in collaborazione con Egribiancodanza e Guitare Actuelle, e mira a unire la forza artistica della danza con il potere del corpo come mezzo espressivo e inclusivo.
Un progetto di sostegno: il dialogo con CasaBreast
Al cuore di questo manifesto c’è una preziosa alleanza tra il BTT e CasaBreast, un’associazione senza scopo di lucro collegata alla BreastUnit dell’ospedale Cottolengo di Torino. CasaBreast è impegnata nel sostegno psicologico, esistenziale e spirituale delle pazienti oncologiche, con l’obiettivo di migliorare la loro qualità di vita attraverso un supporto completo e continuo. L’associazione si riconosce nel motto “#laforzadiunasquadra”, che richiama l’importanza della collaborazione e del valore di ciascuna persona per raggiungere traguardi comuni.
In questo contesto, il BTT entra come partner con l’intento di mettere la danza al servizio della cura e della conoscenza di sé, creando un percorso che va oltre il solo benessere fisico per abbracciare un approccio integrato di sostegno e riflessione.
La danza come linguaggio universale e mezzo di trasformazione
L’iniziativa del BTT parte da un’idea fondamentale: tutti e tutte possono danzare e utilizzare il movimento per esplorare la propria unicità e il proprio vissuto. Il corpo diventa così un mezzo attraverso cui trasformare le emozioni e condividere la propria esperienza, grazie a pratiche somatiche e corporee che spingono l’individuo a conoscere meglio se stesso e a connettersi con la comunità. La danza, infatti, non è solo una disciplina artistica, ma un linguaggio universale capace di comunicare emozioni, storie personali e sfide intime.
Con questa visione, il BTT vuole creare uno spazio di inclusione e scambio, in cui il corpo di ognuno può (re)-esistere e raccontare, condividendo esperienze che, pur essendo personali, possono risuonare nella collettività.
Un’alleanza per il benessere e la resilienza con CasaBreast
L’incontro tra BTT e CasaBreast è un esempio di sinergia tra attori territoriali con competenze diverse ma con un obiettivo comune: promuovere il benessere e la resilienza attraverso un percorso collettivo. Questo dialogo nasce dalla volontà di mettere a disposizione delle pazienti oncologiche e della comunità uno spazio in cui il movimento possa trasformarsi in terapia e momento di scoperta. La danza, in questo contesto, diventa un ponte tra il sé intimo e il contesto sociale, e offre la possibilità di riscoprire il proprio corpo, spesso colpito da sofferenze fisiche e psicologiche, come risorsa e fonte di forza.
La dimensione intima e collettiva della danza
Uno degli obiettivi centrali del manifesto è permettere alla comunità torinese di ritrovarsi e identificarsi in un’esperienza condivisa. La danza diventa il filo conduttore per intrecciare biografie, vissuti e sfide quotidiane, creando uno spazio di espressione che unisce e dà voce a ciò che spesso resta inesprimibile. Attraverso performance e laboratori, BTT intende trasformare queste esperienze vissute in atti performativi che raccontano le storie di chi, giorno dopo giorno, affronta sfide personali e collettive.
Un corpo che re-esiste, oltre la malattia
La proposta del Balletto Teatro Torino è, in sintesi, un atto di resistenza e di celebrazione. È un progetto che permette al corpo di raccontarsi e di essere ascoltato, andando oltre la malattia e le difficoltà. In questo dialogo tra danza e cura, il corpo delle donne non è solo un mezzo espressivo, ma un simbolo di resilienza e di rigenerazione.